Come si diventa ciò che si è - Nietzsche a Torino
Sono molti anni, avendo scelto la mia abitazione proprio come dirimpettaio postumo, di F.W. Nietzsche durante il suo soggiorno torinese, che spero nel passaggio in piazza Carlo Alberto di un cavallo sufficientemente bello da potersi abbracciare (o un cavallo tout court!) per giustificare i miei eccessi... (marte costa 2006 op. cit.)
A partire dall'aprile del 1888, Nietzsche si trasferisce a Torino, dove elabora molti dei suoi scritti più significativi (tra cui il Crepuscolo degli Idoli ovvero come si filosofa col martello, conclude la stesura de L'Anticristo, e le poesie, i Ditirambi di Dioniso). L'intensità del momento è sottolineata infine dall'uscita di Ecce homo, Come si diventa ci che si è: alcuni passi salienti ed aforismi del sommo trasposti in musica della parola e parole per la musica (ma in fondo semplicemente riletti con l'intrinseca loro), e guizzi e frizzi e lazzi e cotillon. La lucidissima follia, ricercata per tutta la vita più del santo Graal, dal grande maestro del pensiero occidentale, ed infine pienamente raggiunta!
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