FAHRE!
(Celsius 232)
La sorprendente attualità del testo scritto nel
lontano 1953, la sua incredibile preveggenza, la raffinatezza letteraria non
sempre usuale nel genere, insieme alla sua relativa popolarità, e la grande forza simbolica e strenua
difesa di valori che dovrebbero essere fondanti della nostra società, hanno motivato e
suscitato la nostra scelta ed il nostro entusiasmo. Anche per questo
nuovo spettacolo è (per fortuna!) difficile coniare
una definizione. C’è un canto, in pur sempre brevi, ma dense esposizioni dei tanti temi melodici ed armonici, e subito concepito per la scena, non tanto per
illustrare banalmente le vicende narrate, quanto per coglierne ed interpretarne il senso e l'emozione
profonda. Continua ad essere
orgogliosa caratteristica
lo slancio lirico di molte liriche,
appunto!, che pur non rinunciando a divertimento ed immediatezza, si
articolano ancora in un vero e proprio piccolo "libretto" d'opera. Sono le guizzanti parole del romanzo di
Bradbury a snodare i passaggi essenziali della vicenda, in una
partecipe lettura
drammatica ad alta
voce, quasi richiesta dall'autore del libro stesso. I
pochi ma essenziali oggetti e costumi di recupero per mettere in scena
addirittura una storia di fantascienza, genere caratterizzato solitamente da
sfarzosi allestimenti, valorizza il piano metaforico e poetico del romanzo. Anche i movimenti coreografici non
si limitano a mimare scontate didascalie ai testi, ma aggiungono il gioco del moto, il ritmo del controtempo e la tensione fisica alle note ed alle
parole.
|
MP3 free download
Le prove
la cultura degli uomini massa
|